Visita pastorale: Villa Erbosa

Articolo di approfondimento su una realtà del territorio, pubblicato sull'edizione di Bologna7 di domenica 30 aprile 2023

Villa Erbosa è una casa di cura presente nella parrocchia di San Girolamo dell’Arcoveggio dagli anni ‘70 dello scorso secolo. In essa sono presenti realtà diverse, come i reparti dove vengono ricoverati malati che hanno subito un intervento all’interno della struttura, e quelli con malati provenienti da altri ospedali (come il Bellaria). Inoltre ci sono due piani adibiti alla lungo degenza. Ovviamente essendo una casa di cura privata ci sono servizi a pagamento e servizi che vengono coperti dalla Sanità nazionale.
È presente al sesto piano una bella, anche se non grande, cappellina, dove prima del Covid si celebrava la messa tutte le domeniche.
Per tanti anni all’interno di villa Erbosa sono vissute alcune suore che si occupavano anche della visita ai malati; purtroppo ora non sono più presenti.
Oggi all’interno di villa Erbosa svolgono il ministero religioso e il “ministero della Consolazione”, come mi piace dire, 4 accoliti, 1 diacono e il parroco di san Girolamo.
Le visite ai malati e la distribuzione della Santa Comunione vengono fatte solitamente il sabato mattina, ma a richiesta e al bisogno anche in altri giorni.
Ovviamente ci piacerebbe poter ricominciare la celebrazione della S. Messa domenicale, ma al momento non è possibile.
Anche la visita ai malati con il Covid ha subito una trasformazione: fino a qualche anno fa alcuni laici si occupavano essi stessi di visitare i malati, lasciando ai ministri il compito di portare la Comunione. Speriamo di riuscire a trovare qualche volontario per potere ricominciare questo prezioso servizio.
Ho notato inoltre che spesso anche il personale ha bisogno di questo ministero, fermandosi a parlare e chiedendo una benedizione per il loro lavoro, che non è solo lavoro ma anche accompagnamento.
Una situazione particolare è quella della lungo degenza: ci sono pazienti costretti a letto o in carrozzina per mesi, con i quali ho spesso occasione di instaurare un rapporto duraturo, e questo diventa molto importante per loro. Questi malati hanno veramente bisogno di qualcuno che li vada a visitare, a fare due chiacchiere, anche perché sono spesso molto anziani e soli. Mi è capitato spesso di vedere infermieri e infermiere parlare e scherzare con loro come se fossero i loro nonni, e questa è una realtà bellissima.
La visita pastorale porterà luce e calore in questo che non è soltanto un luogo di cura fisica ma anche di cura spirituale, un luogo di vita e di rapporti umani.

Lollini Alessandro
Diacono S. Girolamo