Catechesi – Resoconto Assemblea di zona

Assemblea del 12 marzo 2023 - parrocchia dei SS. Angeli Custodi

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Facilitatore Alessandro Lollini
Ci siamo incontrati come gruppo catechesi in ordine alle domande che ci sono state proposte.
Siamo partiti da un concetto principale che ha ben introdotto don Maurizio della Beverara.  L’incontro al pozzo di Sicar da parte di Gesù e della Samaritana avviene perché tutti e due hanno un bisogno.
Il modo per uscire fuori e per fare una vera catechesi in uscita quindi passa dal conoscersi, e dall’avere pozzi attorno ai quali trovarsi.
Dobbiamo uscire dalla logica a senso unico di una catechesi rivolta sempre ad ottenere la conversione.
Il cambiamento culturale in atto in questi anni ci porta a conoscere e a farci conoscere maggiormente da tutto quel patrimonio di umanità che ci gira attorno, per avere con esso una relazione, un maggiore conoscersi.
I luoghi a questo punto (i pozzi) sono tantissimi, in primis la rete, internet, i mezzi che le nuove tecnologie ci permettono di utilizzare, purchè aperti e pubblicizzati. Essi possono e diventano luogo di incontro anche con chi cristiano non è, prendendosi il rischio di qualche discussione.
Poi ci sono i luoghi di sofferenza come gli ospedali, anche essi luogo di rapporto umano prima che di catechesi.
Pure gli stessi parchi pubblici, i centri culturali, luoghi dove una Chiesa in uscita dovrà entrare con la loro frequentazione. Insomma non sarà più l’oratorio il punto di aggregazione, ma anche e forse soprattutto l’esterno delle mura parrocchiali.
Tutto ciò senza dimenticare le attività di catechesi e ludiche all’interno della parrocchia.
L’inculturazione della fede passa sempre dalla conoscenza e dall’amicizia, se nessuno ti conosce perché tu vivi solamente in chiesa, come puoi pretendere che qualcuno entri?
Un altro suggerimento importante è quello che riguarda un rapporto anche con le istituzioni, anche se esso presenta alcune criticità, in quanto lo stesso è legato spesso a un colore politico.
E non dimentichiamo Estate Ragazzi, un’occasione di aggregazione multietnica potentissima.
Quindi riassumendo: internet, ospedali, giardinetti, centri di ritrovo e culturali, ma anche bar e discoteche, Estate Ragazzi. Dialogo con tutti, senza pregiudizi.
Per quanto riguarda i fiori all’occhiello da presentare al Cardinale, sono tanti ma si riassumono in poche cose:
L’oratorio come spazio di gioco per i bambini e di incontro tra le famiglie e quindi di incontro con il Vangelo.
Sempre Estate Ragazzi come grande risorsa da mantenere viva.
I doposcuola che si tengono nelle parrocchie, dove spesso ci sono bambini di altre religioni, a volte curiosi di conoscere Gesù, ancor di più dei bimbi provenienti da famiglie “cristiane”.
Le strutture degli oratori che se ben gestite e aperte possono veramente essere luogo di incontro per tutti.
La criticità segue comunque queste note positive: oratori chiusi, per vari motivi (mancanza di persone che li seguano, o ancor peggio volontà di tenere chiuso).
Estate Ragazzi dove è sempre più difficile trovare volontari per animare.
Ecco direi che questo può essere un sunto di ciò che è emerso oggi, un bell’incontro caratterizzato da un vivace scambio e dal pensiero che comunque non possiamo e non dobbiamo più sederci nella confort zone parrocchiale, ma respirare l’aria delle nostre strade.